La notorietà di Frascati non è solo legata alla produzione vinicola, la più importante di tutta la regione. Basta fare un giro per questa cittadina, nata nel XII secolo, per accorgersi della moltitudine di splendide ville che ne costituiscono una caratteristica non marginale. Un bel cambiamento da quando, nel 1200, era un villaggio di capanne di frasche (da cui deriva il nome Frascati), fondato dagli abitanti della vicina Tuscolo, distrutta nel 1191. Tra le molte splendide architetture della città, da vedere assolutamente è l’imponente ed elegante mole di Villa Aldobrandini (chiamata anche Belvedere), la più importante dimora rinascimentale della zona.
Iniziata alla fine del XVI secolo da Giacomo della Porta, la costruzione fu terminata in sei anni dal Maderno e dal Fontana. Di Villa Aldobrandini sono rinomate le sontuose stanze affrescate, alcune delle quali opera della scuola del Domenichino, e il busto bronzeo di papa Clemente VIII, opera di Taddeo Landini e commissionato dal nipote del pontefice, il cardinale Pietro Aldobrandini, in onore dell’illustre parente. Ma la cosa che più delizia il visitatore sono i giochi del teatro delle Acque che, insieme alle fontane dell’Atlante, del Polifemo e del Centauro, in particolare, grazie ad un sistema di strumenti ad aria, arricchiscono i giochi d’acqua con suoni armonici.
Meritano una visita due luoghi di culto di architettura interessante: la Cattedrale, in piazza S. Pietro, edificata nel XVI secolo con la facciata che risale invece a due secoli più tardi e due colonnati semicircolari che la incorniciano; la Chiesa del Gesù, dalla splendida facciata in travertino opera di Pietro da Cortona, che presenta felici ed originali soluzioni architettoniche all’interno dove, ad esempio, si può ammirare guardando il soffitto l’effetto ottico detto “della finta cupola” di Andrea Pozzo. Affreschi di stile pompeiano ornano parte delle stanze dell’attuale Palazzo Vescovile, un tempo rocca fortificata della cittadina. I giardini di quella che fu Villa Torlonia, distrutta dai bombardamenti durante l’ultima guerra, sono oggi comunali e quindi, aperti al pubblico. Chiuse invece alle visite altre tre Ville famose: la Falconieri, la Mondragone e la Lancellotti.